Il CAI di Feltre ha la responsabilità della manutenzione dei sentieri nelle zone delle Vette Feltrine, Pizzocco e Cimonega, parte orientale del Massiccio del Grappa, Monti del Sole e una parte delle Prealpi Bellunesi e Trevigiane. Si tratta di all’incirca 270 km di sentieri.
In questa pagina trovate le informazioni riguardanti i sentieri di nostra competenza e alcuni tra i principali itinerari che si sviluppano in queste zone.
Gli itinerari contrassegnati con [*] sono molto difficili e presentano tratti impervi, estremamente esposti e di difficile identificazione.
Sono presentati in questa pagina perché portano con sé una rilevante valenza storica e culturale, e pertanto ci è sembrato importante evidenziarne l’esistenza e descriverne le peculiarità.
Chi decide di percorrerli lo fa consapevole dei diversi e seri pericoli che ne conseguono e se ne assume la piena responsabilità.
[**] “Dislivello” indica il dislivello in salita dell’intero itinerario, indicato in metri.
Raccolta di itinerari accessibili a persone con disabilità e ridotta capacità motoria. Percorsi per joelette, triride, zoom… Scala di difficoltà: tabella CAI
Questi itinerari sono disponibili attraverso la piattaforma OutdoorActive, scaricabile da Apple Store (per iPhone) o Google Play (per Android); in questo modo potrete tra le altre cose scaricare la traccia dei vari percorsi e consultarla durante l’escursione. L’applicazione è disponibile in due versioni, gratuita e a pagamento.
La differenza principale tra l’app gratuita e quella a pagamento, è che quella gratuita non ha la funzione “Salva Offline” e all’interno vengono visualizzati dei banner. Le funzioni di registrazione percorso e pubblicazione online sono disponibili anche sull’app gratuita, però è necessario registrarsi su Outdooractive. In caso contrario, si tracciano comunque gli itinerari fatti, però sono registrati solo sullo smartphone.
Per istruzioni più dettagliate, vi suggeriamo di visitare la pagina dedicata di Outdoor Active.
ITINERARI DI PIÙ GIORNI
PARK2TREK
Due catene montuose, due regioni, due parchi: da Feltre al Passo Valles attraverso la grande ricchezza e rarità della flora del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi e le bellezze geologiche e forestali del Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino.
Il Park2Trek è un nuovo trekking per escursionisti esperti che porta dalle Vette Feltrine alle Pale di San Martino svelando la meraviglia della natura di due gruppi dolomitici collegati da due parchi naturali conosciuti in tutto il mondo. Un’avventura unica da affrontare vivendo la magica atmosfera della sera nei rifugi alpini, densa di storie da ascoltare e di esperienze da condividere.
VIA DEL CONFINE PACIFICO
Spesso ignorate a favore delle Dolomiti più celebri, le Vétte Feltrine offrono paesaggi unici e di elevatissimo valore ambientale, dove lo sguardo può correre verso il cuore dei Monti Pallidi, da una parte e le Prealpi venete, dall’altra. Oltre a quel senso di isolamento e silenzio, che i luoghi più turistici hanno perso, camminare su crinali e i valichi dove passava l’antico confine tra la Repubblica di Venezia e l’Impero Asburgico, vuol dire anche seguire le tracce di pastori, contrabbandieri, soldati e botanici. Un confine che fu sempre pacifico e, quasi a dispetto dell’idea di dividere, ha sempre unito la vallata feltrina con il Primiéro.
In base al tempo a disposizione e alla preparazione fisica, “La via del confine pacifico” si può compiere in 2 o 3 tappe, appoggiandosi per i pernottamenti ai rifugi della Sezione CAI Feltre (Rifugi Bruno Boz e Giorgio Dal Piaz). Il tracciato è concepito come un anello ed è possibile partire sia dal versante meridionale (dalla Val Canzoi o dal Passo Croce d’Aune) che da quello settentrionale delle Vétte Feltrine (dalla Val Noana).
Alta Via Dolomiti Bellunesi, un percorso di 7 tappe che attraversa integralmente il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi in alcuni dei luoghi meno antropizzati e più selvaggi delle Dolomiti. Dislivelli importanti, pochi punti di appoggio, rifugi rimasti tali nel tempo, sentieri esposti dove è necessario passo fermo ed esperienza di montagna. Questi gli ingredienti per un’esperienza autentica alla riscoperta di una montagna selvaggia e distante dal turismo di massa.
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